


Oggi è stato inaugurato un nuovo tratto della ciclovia del Garda della lunghezza di circa 1 km, dal sottopassaggio del Ponale alla spiaggia dello Sperone e già è possibile notare l’invasività dell’intervento.
I tamponamenti in lastre di cemento sagomate con forme spigolose contrastano nettamente con le linee naturali delle falesie rocciose. Un gioco di forme completamente artificioso, che sembra ignorare l’essenza e la bellezza unica di questi luoghi.
I primi tratti realizzati (vedasi anche il tratto al confine con Limone) dimostrano che la ciclovia nell’Alto Garda è uno sfregio di questo straordinario paesaggio.
Italia Nostra, come il Coordinamento interregionale per la Tutela del Garda di cui facciamo parte, chiede di fermare i progetti di gallerie artificiali e passerelle a sbalzo e di completare l’anello della ciclovia con “la via d’acqua”, utilizzando battelli elettrici, come succede nei laghi del centro e nord Europa.
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