Osservazioni sullo studio di fattibilità tecnica ed economica “Serbatorio del Vanoi. Realizzazione di un invaso sul torrente Vanoi e tutela dell’irrigazione nel comprensorio di bonifica del Brenta”.
Sul progetto della costruzione di una diga sul torrente Vanoi, proposto dal Consorzio di Bonifica del Brenta con l’iniziale appoggio del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, la Sezione trentina di Italia Nostra ha avviato fin da subito iniziative di contrasto, proseguendo un percorso avviato fin dal 1998 e collaborando, insieme a molte altre associazioni e liberi cittadini, con il Comitato per la difesa del Torrente Vanoi. Il fronte del NO si è notevolmente rafforzato con l’adesione di tutti i comuni del Primiero e del Vanoi e più recentemente con l’espressione di un deciso parere contrario al progetto della Provincia autonoma di Trento e della Provincia di Belluno.
Tutti compatti per evitare la realizzazione dell’invaso artificiale che prevede la costruzione di una barriera muraria in territorio veneto -lunga 179 m e alta 112 m- e l’estensione del bacino d’acqua nella Val Cortella (nei comuni trentini di Lamon e Canal San Bovo) per 4 km di lunghezza, con un volume di invaso di 33 milioni di mc.
Tutti concordi nel proporre valide alternative, maggiormente rispettose del territorio e della sua economia agricola, meno invasive e squilibranti sull’ambiente, meno costose e potenzialmente più utili per una riqualificazione di quegli ambiti fluviali, già sfruttati con invasi costruiti alla metà del secolo scorso.
Una nuova forma di opposizione si è concretizzata la prima settimana di novembre in un cammino collettivo dalla Val Cortella a Venezia. 8 giorni di marcia, 200km di percorso, più di 100 partecipanti che hanno concluso la marcia con la consegna alla vicepresidente del Consiglio della Regione Veneto di 13.500 firme raccolte.
Il primo novembre 2024 le sezioni trentina e quella di Belluno di Italia Nostra hanno inviato al Consorzio le Osservazioni al progetto di fattibilità, un documento congiunto contenente 40 punti, che viene qui di seguito pubblicato integralmente.
Lascia un commento