L’ampio dibattito sul progetto dell’impianto per il trattamento dei rifiuti industriali alle Casotte di Mori è tutto concentrato sui possibili rischi ambientali del processo, trascurando totalmente il danno paesaggistico, che è certo e inammissibile.
Non è escluso che – con i debiti controlli – il processo gasplasma possa risultare una soluzione adeguata. Ciò che andrebbe esclusa a priori è la sua realizzazione nel bel mezzo della Vallagarina, consumando altro suolo inedificato, a vocazione agricola, mentre si è ormai perso il conto delle superfici dismesse all’interno delle zone produttive esistenti.