Lago di Erdemolo

 

La strada per Erdemolo

Finalmente si potrà raggiungere il lago di Erdemolo, in Val dei Mocheni, comodamente seduti su un fracassone e puzzolente mezzo meccanico! Era ora che qualcuno provvedesse a questa antica necessità.Ma è proprio necessario costruire una strada, pardon una “pista”, come sembra raccomandare il Presidente Dellai? Ma quali vantaggi potrà portare? Sicuramente il gestore del piccolo rifugio vicino al lago potrà fare a meno, non di portare sulla schiena, ma di utilizzare la teleferica per le necessità di rifornimento del rifugio. Certo che con la strada nuova sarà finalmente possibile eliminare la teleferica, non sicuramente bella da vedere, si potrà eliminare un manufatto “impattante”.Percorrere il sentiero 325 che dalla strada forestale per la miniera di Hardömbl conduce al lago ed al rifugio è un’esperienza particolarmente piacevole. L’andamento non troppo erto, la moderata lunghezza il modesto dislivello da percorrere, i prati, il bosco e finalmente il laghetto immerso tra le cime, fanno parte di un’esperienza rilassante e felice.È nei ricordi di fanciullezza di non so quanti trentini come uno dei primi approcci alla montagna in modo dolce. Come pure è nei ricordi di chissà quanti non trentini, di stranieri, di turisti che percorrono questa passeggiata con gran godimento e scarsa fatica in un ambiente di facile accesso, ma ancora “naturale”. Ma è proprio il caso di distruggere uno dei posti più ricchi di fascino trasformando un sentierino di montagna in una strada? E’ così difficile comprendere che basta una sola automobile, una sola motocicletta, anche se al servizio del rifugio, per rompere irrimediabilmente la magia di un luogo, la sua intima personalità, per cadere nella consueta sterile banalità e perdere quindi anche la sua appetibilità? Come il solito si danno ferree garanzie che la costruenda strada sarà utilizzata unicamente dal gestore del rifugio, ma poi le motociclette chi le controlla? Inoltre, il permesso ai cacciatori non si può negare. E i fungaioli? Anche loro hanno diritto. E all’amico del gestore o del Sindaco vogliamo negare il permesso? E per finire, chiunque, o quasi, faccia richiesta potrà essere esaudito.Quando nella conca del lago, accanto al rifugio, potremo vedere, magari parcheggiate ordinatamente, alcune autovetture e motociclette, potremo finalmente affermare che il “progresso” è arrivato fino là.

La Direzione di
Italia Nostra (sezione trentina)

 Aggiornato il 24 agosto 2005