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L’antenna, o meglio, data la sua altezza, la “torre telefonica” che da pochi giorni domina il paesaggio di Montevaccino è il concretarsi di una stridente dissonanza: il piccolo paese di montagna, simbolo di un’ambiente di vita autentica, ancora legata alla natura e in sintonia con essa, viene oggi marcato da un segno tanto vistoso quanto incongruo, emblema delle onde elettromagnetiche.
Le infrastrutture per la telefonia mobile sono necessarie e nessuno intende rinunciare al cellulare o al collegamento con i media. Tuttavia, ciò non significa rinunciare a una valutazione più estesa, rifiutando a priori qualsiasi alternativa. Per ogni problema tecnico esistono soluzioni più economiche, altre più funzionali, altre più rispettose dei valori paesaggistici (e quindi culturali ed economici) del contesto. E quando si opera in un contesto di notevole rilievo paesaggistico-ambientale, è indispensabile analizzare attentamente le possibili soluzioni, assieme a tutti gli enti e soggetti interessati, cittadini inclusi.
L’Ente pubblico invece non ha condiviso con alcuno una decisione tanto impattante, sia sotto l’aspetto psicologico, sia per quanto riguarda l’inserimento paesaggistico, individuando un’area agricola a ridosso dell’abitato.
Riguardo al valore del paesaggio, è necessario ricordare che la Costituzione, all’articolo 9, “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione […] nell’interesse delle future generazioni”; e che la Convenzione europea del paesaggio del 2009 fa del paesaggio un soggetto giuridico, un elemento chiave del benessere individuale e sociale la cui salvaguardia, gestione e progettazione comporta diritti e responsabilità per ciascun individuo. Si parla di diritto al paesaggio, in quanto prodotto dall’azione cosciente e sistematica della comunità; di paesaggio come bene comunedove l’interesse collettivo prevale su quello del singolo: se si deturpa il paesaggio, si sottrae qualcosa alla comunità. Un concetto che dovrebbe essere più radicato nella coscienza collettiva.
Estranea a questo quadro istituzionale e culturale, la torre telefonica appare un elemento che accentra impropriamente l’attenzione, s’impone sull’intero territorio sconvolgendone l’identità.
La sezione trentina d’Italia Nostra chiede alle istituzioni competenti di rivedere la soluzione adottata, spostando la torre in un luogo meno esposto – da individuare per mezzo di adeguata partecipazione pubblica – rendendo la sua presenza più rispettosa dell’abitato e del paesaggio.
Nella sua “Storia del paesaggio agrario italiano” Emilio Sereni prevedeva, già allora (1961), che il bello fosse destinato a essere sopraffatto dall’utile. Montevaccino fornisce l’ennesima conferma.
Italia Nostra sezione trentina – Il Consiglio direttivo
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Allo scopo di contrastare la definitiva messa in funzione dell’antenna, si è costituito un comitato di residenti che intendono portare avanti la richiesta di spostamento di questa infrastruttura. Riportiamo di seguito la loro comunicazione:
“A Montevaccino, al centro di una zona dalle caratteristiche ambientali e paesaggistiche peculiari, che si contraddistingue per l’ origine mineraria, l’antico centro storico e la matrice agricola – parte altresì dell’Ecomuseo Argentario per la tutela e la valorizzazione di beni storici, archeologici e naturali – dal 23 settembre sono stati avviati e conclusi i lavori di costruzione per un’antenna telefonica che, nella totalità della sua altezza, raggiunge i 22 metri. Il progetto è stato portato avanti dalle istituzioni provinciali – ostacolate dal dipartimento per la tutela del paesaggio – senza alcuna trasparenza in termini di notifica o informazione ai residenti, che si trovano attualmente in una situazione di grave preoccupazione per motivazioni di salute e di tutela del paesaggio e del territorio”
Per questi motivi, i residenti chiedono di aderire alla raccolta firme promossa tramite change.org e alla raccolta fondi – in relazione alla volontà e possibilità di ognuno – per poter affrontare le conseguenti spese legali, a tutela del paesaggio e della trasparenza amministrativa.
Vi indichiamo, qui di seguito, i link per eccedere ad entrambi:
link per la raccolta fondi
https://www.gofundme.com/f/fondo-a-tutela-paesaggistica-contro-lantenna-a-montevaccino
link per la firma del documento
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